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Il punto sui bonus casa per la ristrutturazione e la riqualificazione: le agevolazioni in vigore nel 2024 e la revisione prevista per il 2025
Il mondo del Superbonus e dei bonus edilizi ha subito negli ultimi anni più di 40 cambiamenti normativi.
Rimodulazioni, décalage, riduzione delle agevolazioni e dei tetti di spesa, stop alla cessione del credito: dopo tante limitazioni ha ancora senso iniziare nuovi lavori edilizi facendo affidamento alle agevolazioni fiscali in vigore?
In questo articolo proviamo fare chiarezza e a fornire una panoramica dei bonus edilizi, proponendo le guide più aggiornate e le principali novità sull’argomento.
Se devi iniziare una nuova pratica, oltre avere un quadro chiaro delle opportunità disponibili, ti consigliamo un software con chiare linee guida sui bonus edilizi per scegliere e gestire al meglio i progetti.
aggiornamento
Bonus edilizi 2025: stop alle seconde e terze case
È l’annuncio fatto direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministeri, Giorgia Meloni, all’assemblea della Confindustria.
La limitazione sarà applicata probabilmente nella revisione generale dei bonus e degli sconti fiscali che il governo sta mettendo a punto e servirà a recuperare risorse utili alla nuova legge di Bilancio, considerando che allo stato attuale sia i crediti di imposta sulle ristrutturazioni che quelli per l’efficienza energetica valgono per tutti gli edifici residenziali, senza distinzione.
La riforma potrebbe confermare al 65% l’ecobonus per la prima casa di abitazione, ma solo per le spese che assicurano i migliori risultati in termini di efficienza energetica.
E potrebbe spuntare anche la trasformazione dei bonus fiscali in trasferimenti monetari per i contribuenti incapienti.
Cosa prevede la Riforma dei bonus edilizi: programmazione triennale e doppio binario
Il taglio del Superbonus e gli impegni che l’Italia ha assunto con la direttiva case green rendono sempre più urgente una riforma complessiva dei bonus edilizi.
Importanti anticipazioni sono state fornite anche il Ministro Gilberto Pichetto Fratin in un’intervista del 9 settembre 2024 a “Il Messaggero”.
Il governo sarebbe pronto a varare una programmazione triennale degli incentivi edilizi.
L’obiettivo è rimodulare il meccanismo delle detrazioni per i lavori di efficientamento energetico con l’obiettivo di permettere “anche a chi non ha potuto utilizzare il Superbonus di ottenere le agevolazioni”.
L’intervento punterà a superare la logica “generalista” del Superbonus e a “privilegiare quegli strumenti – cappotti termici, riscaldamento a pavimento, pompe di calore o doppi infissi – che garantiscono un surplus di risparmio energetico.” Secondo questa ipotesi , gli incentivi potenziati al 65% verrebbero previsti unicamente per i lavori che garantiscono l’aumento della classe energetica dell’edificio.
Trapela un’importante novità sugli infissi. Oggi previsto un credito d’imposta tra il 50 e il 65% ma in futuro l’agevolazione potrebbe essere unica.
Ai “meno abbienti”, coloro che “non hanno fiscalità e non possono usufruire del credito d’imposta”, l’agevolazione per la ristrutturazione sarà erogato “sotto forma di sovvenzione”.
In cantiere c’è l’idea di un’aliquota ordinaria e una maggiore che scatterà per le fasce più deboli, con una defiscalizzazione crescente per gli interventi che garantiscono una maggiore decarbonizzazione.
Al momento si è in attesa delle simulazioni del MEF per valutare l’impatto dal punto di vista finanziario dei bonus edilizi in rapporto al numero di edifici, civili e non, da ristrutturare in chiave green.
Secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio, le detrazioni per l’efficientamento energetico pesano circa 2 miliardi all’anno.
Crediti incagliati: il quesito al MEF
Resta ancora in sospeso la questione della cessioni dei crediti e dei “crediti Incagliati” nei cassetti fiscali dei contribuenti privati e non.
Lo scorso novembre 2023, l’Agenzia delle entrate ha fornito esaustiva tabella relativa all’utilizzo dei crediti d’imposta edilizi dall’ottobre 2020 al 14 novembre 2023, evidenziando il residuo di crediti da utilizzare rispetto ai crediti maturati.
Successivamente nel corso del 2024, il Ministero dell’economia e delle finanze ha sottolineato che “per quanto riguarda la questione dei cosiddetti crediti incagliati, le quote di crediti riferibili alle annualità scadute indicano che la perdita è molto contenuta e definita da Eurostat come trascurabile ai fini della classificazione statistica”.
L’interrogazione n. 4-03366 chiede ora chiarimenti al MEF sull’ammontare totale dei crediti d’imposta compensati, suddivisi per tipologia di bonus e anno di maturazione, e sull’importo dei crediti scaduti, non più utilizzabili né cedibili.
Bonus edilizi 2025: come cambiano, quali restano, quali sono in scadenza
Il 2024 sta per finire ed è il momento per tecnici e contribuenti di iniziare a fare i conti sulle prossime scadenze e sulle nuove regole che entreranno in vigore nel 2025.
Secondo i dati raccolti da Assoutenti il valore complessivo dei bonus edilizi raggiunge un costo totale di circa 220 miliardi di euro con un peso virtuale a famiglia di 8.527 euro.
Le agevolazioni per la casa, i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e ammodernamento già destinati a scomparire senza un intervento del Governo figurano:
I bonus edilizi a scadenza nel 2025
Le agevolazioni per la casa i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e ammodernamento destinati a scomparire senza un intervento del Governo sono:
- Ecobonus ed Ecosismabonus: scadono il 31 dicembre 2024 le detrazioni del 70-75% e dell’80-85% per le opere sulle parti comuni degli edifici condominiali, se finalizzate sia alla riduzione del rischio sismico sia alla riqualificazione energetica di immobili ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3;
- Sismabonus: scadono il 31 dicembre 2024 le detrazioni al 50%, al 70-80%, al 75-85% per l’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica degli edifici;
- Sismabonus acquisti: scadono al 31 dicembre 2024 le detrazioni al 75% e 85% per l’acquisto di immobili ubicati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici per ridurne il rischio sismico
- il Bonus mobili al 50% scade il 31 dicembre 2024
- il Bonus verde al 36% scade il 31 dicembre 2024
I bonus edilizi disponibili nel 2025
Le agevolazioni legate a Superbonus condomini subiranno un corposo décalage passando al 65%.
Il Bonus ristrutturazioni passerà al 36% su un massimo di 48mila euro.
L’Ecobonus, il Sismabonuse il Sismabonus acquisti, per le spese documentate e sostenute dal 1 gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2027, prevedono una detrazione del 36% fino ad un ammontare massimo di 48.000 euro da ripartire in dieci rate annuali di pari importo.
Il Bonus Barriere architettoniche al 75% per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche resta in vigore per tutto il 2025.
Tabella sinottica Bonus edilizi 2024-2025
Anno 2024 |
Anno 2025 |
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SUPERBONUS |
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BONUS PER L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE |
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BONUS CASA |
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Massimale di spesa pari a 48.000 euro per unità immobiliare |
BONUS MOBILI |
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NON PREVISTA |
ECOBONUS |
|
Aliquota al 36% Massimale di spesa pari a 48.000 euro per unità immobiliare |
SISMABONUS |
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ECO-SISMABONUS COMBINATI SULLE PARTI COMUNI EDIFICI |
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NON PREVISTA |
BONUS VERDE |
|
NON PREVISTA |
Fonte: ANCE
Quali sono i bonus edilizi ancora in vigore il 2024?
- Ecobonus 2024
Prevede detrazioni fiscali per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica su tutti i tipi di immobili (cappotto termico, pompe di calore, caldaie, etc.) con particolare attenzione all’adozione di tecnologie basate sulle fonti rinnovabili di energia.
Il bonus fa parte della famiglia ordinaria disciplinata dall’art. 16-bis del Testo Unico Imposte sui Redditi (TUIR) e consente, in via transitoria per il 2024, un’agevolazione del 50%/65% per un importo massimo agevolabile di 96mila euro, da ripartire anch’esso in 10 quote annuali di pari importo.
La “versione Super-ecobonus” (detrazione del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025) è riservata a condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari. - Sismabonus 2024
Prevede agevolazioni per interventi antisismici, con particolare attenzione alla sicurezza statica degli edifici, inclusi quelli situati nei centri storici. La detrazione è valida fino al 31 dicembre 2024 e varia a seconda della classe sismica migliorata.
A regime prevede una detrazione del 36% per le spese documentate, con un importo massimo ammissibile di 48mila euro per unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.
Nel 2024, è previsto un massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. Se gli interventi non comportano alcun miglioramento di classe sismica, la detrazione è del 50%; con abbassamento di una classe di rischio, la detrazione è del 70%; se il passaggio è di due classi di rischio inferiori, la detrazione sale all’80%.
Mentre, per gli interventi sulle parti comuni di condomini nelle zone sismiche 1-2-3, avviati dopo il 1° gennaio 2017, che comportano una riduzione del rischio sismico, la detrazione è del 75% per un passaggio ad una classe di rischio inferiore e dell’85% per un passaggio a due classi di rischio inferiori.
La detrazione Super-sismabonus (anche in questo caso riservata a condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari) copre le spese sostenute fino al 2025 nella misura del 70% nel 2024 e del 65% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025. - Superbonus 2024
Il Superbonus agevola diversi interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, alcuni sono trainanti e consentono un accesso diretto alla detrazione fiscale, altri trainati e usufruiscono del Superbonus solo se eseguiti insieme a uno dei primi. La detrazione prevista è del 70% per tutto il 2024 e del 65% fino al 31 dicembre 2025. - Bonus casa
La detrazione per la ristrutturazione edilizia, a regime del 36% fino a 48mila euro, è innalzata nel 2024 al 50% con 96mila euro. Per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche si può arrivare fino al 75% delle spese sostenute. - Bonus mobili 2024
Prevede una detrazione fiscale per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata, collegati a interventi di recupero edilizio, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, ripartita in 10 rate annuali di pari importo, è del 50% delle spese sostenute e calcolata su un totale non superiore a 5.000 € per l’anno 2024. - Bonus verde 2024
Consiste in una detrazione del 36% ed è limitata a un massimo di € 5.000,00 per unità immobiliare ad uso abitativo delle spese documentate sostenute negli anni 2021, 2022, 2023 e 2024. Possono beneficiare del Bonus Verde i contribuenti che possiedono o detengono l’immobile oggetto degli interventi, non necessariamente il proprietario, ma anche il nudo proprietario, il titolare di un diritto reale di godimento, il comodatario, il locatario, i soci di cooperative e gli imprenditori individuali. Anche i familiari conviventi, i coniugi separati, i conviventi e i promissari acquirenti che soddisfano determinate condizioni possono usufruire della detrazione.
Bonus casa 2024: cosa è cambiato con il D.L. 39/2024
Queste, in sintesi, le principali misure previste dal D.L. 39/2024:
- obbligo di “spalmare” la detrazione in 10 anni per gli interventi di Superbonus, sismabonus e barriere architettoniche;
- stop dal 30 marzo allo sconto in fattura e alla cessione del credito anche per barriere architettoniche, case popolari (Iacp), cooperative di abitazioni, onlus (salvi solo i lavori già avviati e gli interventi in zone colpite dal sisma);
- stop alla remissione in bonis (termine ultimo per la comunicazione dell’opzione della cessione del credito fissato al 4 aprile 2024);
- obbligo di comunicazione preventiva;
- blocco della fruizione dei bonus edilizi da parte di soggetti con debiti erariali;
- bonus ristrutturazioni al 30% dal 2028;
- vigilanza e controllo da parte dei comuni per gli interventi Superbonus;
- contributi a fondo perduto per terzo settore e aree colpite da terremoti ed eventi calamitosi.
Leggi il nostro approfondimento sul Decreto Superbonus 2024
Bonus fiscali 2024 per la casa: la guida del notariato
La Guida “Immobili e bonus fiscali 2024 – Guida pratica alle agevolazioni fiscali per interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare” – edita dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei consumatori – offre una panoramica delle agevolazioni fiscali per l’edilizia ancora valide per il 2024 tenendo conto delle modifiche apportate dal D.L. 39/2024.
Oltre a fornire agili schede sintetiche dei singoli bonus, la guida affronta l’argomento toccando temi più specifici e trasversali come:
- i soggetti che possono beneficiare dei bonus fiscali per la casa;
- ambito oggettivo: immobili interessati, esclusioni, fattispecie particolari, condomini e parti comuni;
- modalità operative: la disciplina per i condomini, la perdita dei benefici, la cumulabilità dei benefici;
- i bonus “acquisti” (acquisto di edifici antisismici, acquisto di posti auto e box auto, acquisto o l’assegnazione di edifici residenziali ristrutturati).
- le modalità di utilizzo di sconto in fattura e cessione del credito;
- la cumulabilità dei bonus;
- il Superbonus in vigore, il Superbonus cessato e la disciplina transitoria;
- la differenza fra bonus a regime e bonus rafforzati;
- la regolarità urbanistica (con un focus sulla CILA-Superbonus, l’attestazione dello stato legittimo del fabbricato, le deroghe alla disciplina ordinaria in relazione);
- gli indirizzi e i riferimenti utili per il disbrigo delle pratiche.
Le guide fiscali 2024 alle agevolazioni edilizie a cura dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato 4 diverse guide fiscali sulle Agevolazioni edilizie della dichiarazione 2024.
Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/bonus-edilizi-2024/
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