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Genova. Prosegue l’iter autorizzativo per il nuovo parco eolico “Isola del Vento”, progettato per cingere le alture dell’alta Valle Scrivia con sei nuove pale eoliche da 180 metri. Dopo l’apertura della valutazione di impatto ambientale, infatti, sono state depositate le prime osservazioni tra le quali spicca quella di Arpal che ha messo nero su bianco la necessità di aggiungere integrazioni che prendano in considerazione l’effetto cumulativo dell’impianto con il parco eolico Popein già autorizzato da Regione Liguria.
Come Genova24 aveva anticipato, infatti, i due parchi di fatto sono uno il proseguimento dell’altro: stesso proponente, stessi crinali, stessa logistica. Anche la numerazione è cosa condivisa: quella degli aerogeneratori del parco Popein arriva a quattro, quella del parco Isola del Vento inizia da 5, arrivando fino a 10, vale a dire la somma esatta dei due impianti.
Nonostante ciò, secondo Arpal, nelle carte progettuali non sono stati tenuti in conto gli effetti cumulativi dei due impianti per quanto riguarda l’impatto ambientale e faunistico. “Il progetto non fornisce una valutazione degli impatti cumulativi con le altre installazioni, esistenti o in progetto, sul territorio – si legge nella relazione depositata – Tale valutazione è necessaria e dovrà prendere in considerazione elementi oggettivi come ad esempio le risultanze dei monitoraggi ante operam e/o post operam di parchi limitrofi. Qualora da questa disamina risultassero impatti non considerati in precedenza dovranno essere opportunamente esaminati“.
Ma non solo: “Una delle principali finalità di un protocollo di monitoraggio post-operam è quella di prevedere misure correttive per annullare o ridurre sotto ad una soglia di significatività un eventuale impatto negativo rilevato – aggiunge Arpal – Si ritiene pertanto fondamentale che siano esplicitate e descritte quali azioni saranno poste in essere nel caso in cui i monitoraggi post-operam evidenziassero impatti su avifauna o chirotterofauna”. I documenti presentati dalla Fera srl, inoltre avrebbero qualche lacuna: “Si ritiene che il progetto debba fornire maggiore evidenza dell’applicazione delle mitigazioni indicate nelle relazioni specialistiche o del motivo per cui queste non siano state inserite nelle mitigazioni previste dallo Studio Preliminare Ambientale”.
Il progetto
Sei mega aerogeneratori da 180 metri di altezza compongono il nuovo parco eolico chiamato “Isola del Vento” progettato per le alture di Isola del Cantone, in alta valle Scrivia, e che quindi potrebbe più che raddoppiare la presenza di pale eoliche nella zona, sommandosi al progetto già approvato lo corso febbraio del parco eolico Popein da quattro impianti.
I sei nuovi aerogeneratori avranno un potenza installata pari a 27MW, con una produzione netta prevista nei suoi massimali di 63.450 MWh/anno, vale a dire l’energia necessaria per alimentare circa 12 mila famiglie da quattro persone all’anno, secondo il consumo medio italiano. Gli aerogeneratori saranno di grossa taglia: i pali saranno alti al mozzo 112 metri, ma con le pale dal diametri di 136 metri, arriveranno a sfiorare i 180 metri totali. La velocità del vento necessaria per mettere in moto le pale sarà di 2,5 metri al secondo, mentre gli impianti andranno in fermo di sicurezza superati i 30 m/s.
Dal punto di vista paesaggistico, il parco avrà un notevole impatto visivo, con le pale che entreranno nella skyline di tutta l’alta valle Scrivia e delle vallate limitrofe. Anche se in piccolo, le torri saranno visibili dal Castello della Pietra di Vobbia, dalla cappelletta della Madonna della Guardia di Marmassana, da Montecanne, dal Castello di Montessoro e ovviamente da parte dell’abitato di Isola del Cantone.
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