I precari della scuola con più di 3 anni di servizio che non sono stati immessi in ruolo possono chiedere un risarcimento fino a 24 mesi di stipendio.
A prevederlo è il Decreto Legge n. 131/2024, che innalza da 12 a 24 mensilità il tetto massimo per i risarcimenti che le Pubbliche Amministrazioni devono corrispondere ai dipendenti che fanno ricorso per la mancata stabilizzazione.
Secondo il sindacato Anief tale disposizione potrà consentire a circa 400 mila lavoratori della scuola precari di recuperare fino a 24 stipendi come indennizzo per la mancata immissione in ruolo.
Vediamo nel dettaglio come funziona il risarcimento per il personale precario previsto dal DL e chi può richiederlo e ottenerlo.
IL RISARCIMENTO PER I PRECARI DELLA SCUOLA SALE A 24 MESI DI STIPENDIO
Grazie al Decreto-Legge 16 settembre 2024, n. 131 – Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 16-09-2024, i lavoratori della scuola in situazione di precariato potranno ottenere risarcimenti fino a 24 mensilità di retribuzione per la mancata stabilizzazione.
Il DL, infatti, modifica l’articolo 36 del Testo unico del pubblico impiego, innalzando da 12 a 24 mesi di stipendio il massimo risarcimento concedibile ai lavoratori delle PA in caso di abuso di contatti a termine.
In sostanza, se una Pubblica Amministrazione abusa nell’utilizzo di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato, violando le disposizioni normative vigenti in materia di assunzioni da parte delle PA, il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro, che può arrivare ad un massimo di 24 mesi di stipendio.
L’eccessivo ricorso all’impiego di lavoratori a termine, infatti, viola quanto previsto dalla Direttiva 70/1999 della Comunità Europea contro l’abuso del precariato e queste disposizioni riguardano anche il personale scolastico.
Per questo motivo, sottolinea il sindacato Anief, la pubblicazione in GU del DL 131/2024 apre le porte per il risarcimento danni a favore di circa 400 mila precari.
Il Governo italiano ha portato a 24 mensilità l’indennizzo rivolto ai precari della scuola con più di 3 anni di servizio su posto vacante – ha dichiarato il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – è un atto inevitabile, come abbiamo sempre detto, per rispondere alla procedura di infrazione attivata nei confronti dell’Italia.
COSA PREVEDE IL DECRETO
Nel dettaglio, l’articolo 12 del DL n. 131/2024 stabilisce quanto segue:
Art. 12
Modifiche all’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in materia di disciplina della responsabilità risarcitoria per l’abuso di utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato – Procedura d’infrazione n. 2014/42311. All’articolo 36, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il terzo, il quarto e il quinto periodo sono sostituiti dal seguente:
«Nella specifica ipotesi di danno conseguente all’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato, fatta salva la facoltà per il lavoratore di provare il maggior danno, il giudice stabilisce un’indennità nella misura compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, avuto riguardo alla gravità della violazione anche in rapporto al numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti e alla durata complessiva del rapporto.».
CHI PUÒ RICHIEDERE IL RISARCIMENTO PER I PRECARI SCUOLA
Come evidenziato da Anief, i risarcimenti per i precari della scuola possono essere richiesti dai lavoratori che abbiano maturato oltre 36 mesi di servizio da supplenze.
COME CHIEDERE L’INDENNIZZO
Per ottenere il risarcimento fino a 24 mesi di stipendio per il personale precario, i lavoratori interessati devono ricorrere al giudice del lavoro per essere risarciti per la mancata stabilizzazione.
Il sindacato Anief ha avviato diversi ricorsi per i precari della scuola. Chi desidera avere informazioni su modalità di ricorso e adesioni può visitare questa pagina.
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